Avvisate i mozzorecchi pallonari che Calciopoli non era il male assoluto Avevano detto che Calciopoli era il punto finale. Facile, no? L’inchiesta più grande e mediaticamente rilevante degli ultimi anni avrebbe dovuto servire da lezione morale per il mondo del pallone. Il nuovo calcio scommesse smentisce gli apocalittici del 2006 diventati speranzosi subito dopo le sentenze di quel processo sommario: il pallone non s’è ripulito, è rimasto identico, brutto, sporco e cattivo esattamente quanto può essere bello, pulito e buono. Leggi Sonniferi e gol al 92°, il nuovo scandalo del calcio italiano è una scommessa - Leggi Signori pietà dal blog Cambi di stagione Beppe Di Corrado 02 GIU 2011
Elogio del mangiagol Lui è questo: “Vabbè dai Robinho, capita di sbagliare un gol che avrei fatto pure io con 12 cm di tacco con una palla da basket forata sotto”. Lui è queste ventiquattro parole scritte da un tifoso milanista su Facebook. Robinho è semplicemente un mangiagol. Sbaglia quello che gli altri non sbagliano. Solo davanti al portiere o a porta vuota: fuori, alto, palo, parata. Non hai certezze perché le possibilità d’errore sono praticamente infinite. Binho ne ha provate molte. Beppe Di Corrado 24 APR 2011
Il duello galattico Fate sparire gli altri. Il derby del mondo è una sfida personale. Uno contro uno, non undici contro undici. Non è Castiglia-Catalogna, non è globale contro locale. Non c’entrano le città, non ci sono le filosofie, non c’è la questione dei galacticos contro il culto della cantera. Real Madrid-Barcellona è Messi-Ronaldo. Punto. Il resto è un corollario, il contorno, la scenografia che rende ricco il palcoscenico. Il Santiago Bernabeu è il ring del Madison Square Garden o i tornanti dello Stelvio, o la pista dei 100 m. di Roma, o il parquet a scacchiera del Boston Garden, o la curva di Suzuka, o l’erba di Wimbledon. Beppe Di Corrado 16 APR 2011
Calcio allo straniero Il primo padrone straniero del pallone italiano è stato un uomo senza volto. Nessuno si ricorda la faccia di Stephen Julius. Nessuno forse l’ha mai visto. Arrivò da Londra in Veneto nel 1997 e con i soldi della sua finanziaria Enic comprò il Vicenza. Senza maglioncini arancioni, senza saluti in broccolino, senza sogni da alimentare. Non era lo zio d’America e neanche zio Paperone. Pensava che l’Italia fosse un affare migliore della sua Inghilterra. Sbagliava. Sei anni dopo era già archiviato. Beppe Di Corrado 03 APR 2011
L’Inter dello zio Sam L a sintesi di tutto è quell’assist: all’interno dell’area avversaria, partendo da sinistra verso destra, lì sul piede suo, con la porta che s’annusa, a tre minuti dalla fine. Un centravanti normale tira, Samuel Eto’o alza la testa e appoggia per Pandev. Gol. Sam non esulta nemmeno, all’inizio. Guarda il pallone che entra, realizza che l’Inter è avanti in Champions, poi si gira e corre verso i compagni. Un gol e due assist in una sera. In una sera. Beppe Di Corrado 22 MAR 2011
Da Abédi Pelé a Ruby, il grande mistero irrisolto delle anagrafi africane L’anagrafe in Africa è un’opinione. Quanti anni hai? La risposta può valere più dei documenti. Uno sceglie l’età che vuole. Persino gli inviati che il Fatto Quotidiano ha mandato in Marocco per dimostrare che dei misteriosi uomini italiani avrebbero pagato per far cambiare i connotati di Ruby Rubacuori per farla diventare maggiorenne si sono resi conto che la situazione degli uffici africani è piuttosto complicata. Si scrive a mano, non ci sono computer, non c’è un sistema che tiene tutto insieme. Beppe Di Corrado 13 MAR 2011
Palloni non gonfiati I miracoli sono un’altra cosa. Udine parla tanto per essere nord est: parla di sogni, di progetti, di idee. Questo, quello, su, giù. Soldi, anche. Perché senza non è possibile che ci sia tutto il resto. I conti si fanno adesso per l’anno prossimo e per quello dopo e quello dopo ancora. Pianificazione, dicono. Terribile il termine, fantastico il significato. Il senso: sono vent’anni che l’Udinese gioca, vince, si diverte, compra, vende. Parlano di favole perché non hanno voglia di trovare spiegazioni semplici: meglio l’imponderabile, meglio frasi come “quella strana alchimia”, meglio cercare una chiave che sia letteratura invece che cronaca. Beppe Di Corrado 04 MAR 2011
Roma senza profeta Roma non è dei romani. Claudio Ranieri che lascia Trigoria dicendo: “Siamo alla frutta” è la faccia che racchiude la cosa più difficile da comprendere. Perché una città che adora la sua squadra e i suoi campioni, una tifoseria che s’inebria con le bandiere, finiscono sempre per ammainarle da sole. Via, non sei degno di questa maglia. Roma è una madre che mangia i suoi figli. Non provate ad avvicinarvi alla panchina giallorossa se siete tifosi: è il miglior modo di avere la delusione più grande della vita. Beppe Di Corrado 27 FEB 2011
Appello ai calciatori che fanno gol alla ex squadra: esultate, per favore Le non esultanze non sono tutte uguali. E’ la differenza tra il rispetto di se stessi e l’ipocrisia del rispetto verso gli altri. Fabrizio Miccoli che abbassa la testa dopo aver fatto gol al Lecce non è come Alessandro Matri che tiene le braccia giù quando segna due volte al Cagliari. Non se ne può più di calciatori che castrano la propria gioia se fanno gol a una squadra nella quale hanno giocato. Si vedono ogni domenica: tiro, gol. E dopo il gol un’atmosfera di presunto dispiacere. Beppe Di Corrado 07 FEB 2011
Perché Russia e Qatar contano più di America e Inghilterra L’America prende schiaffi ovunque: è successo con le Olimpiadi di Chicago del 2016 è successo ieri con i mondiali del 2022. Fregato Barack Obama allora, fregato Bill Clinton adesso. Perché i presidenti o gli ex presidenti che ci mettono la faccia finiscono sconfitti. Mister Clinton era presidente del comitato organizzatore di Usa 2022. Torna in America senza nulla. Anche l'Inghilterra ha perso e molti credono che la colpa sia delle inchieste giornalistiche che hanno preceduto il verdetto e che avrebbero provocato la ripicca della Fifa. Beppe Di Corrado 02 DIC 2010